Il sentiero delle formichelle by Alessia CastelliniMy rating: 5 of 5 stars
Sgomberiamo subito i dubbi: Alessia Castellini è una scrittrice. Non dovrebbe fare altro nella vita.
L’abilità con cui dipinge paesaggi, emozioni, persone, usando parole semplici è ciò che io chiamo con una parola sola: letteratura.
Il fatto che con questo libro porti alla luce una storia sin troppo dimenticata, quella delle donne che trasportavano ceste da 60kg di limoni sulla schiena in Costiera Amalfitana è un’ulteriore prova di come la sua sensibilità sia stata applicata nel modo migliore possibile: al servizio di donne che nella vita hanno faticato e spesso pagato un prezzo molto alto.
E il fatto che per affrescare un’epoca ormai lontana utilizzi lo stratagemma di due sorelle “tipicamente contemporanee”, una ventenne e una bambina, rimaste improvvisamente orfane, alla ricerca di un qualcosa che neanche loro sanno quando partono alla volta di Tramonti (un luogo che scopriranno legato alla nonna) è un valore aggiunto.
Ci sarebbero tante cose da dire: la commozione che sale più si va avanti con la lettura per poi sciogliersi nel finale, la cura con cui gli eserghi di ogni capitolo dedicati alle piante si colleghino a quanto raccontato nel testo, l’amore per la terra nel senso più materiale del termine.
Un libro consigliatissimo a chi non ha ancora trovato la propria strada nella vita, a chi aspira a qualcosa di più, a chi pensa che l’immobilità sia il modo migliore per continuare a vivere, a chi ha deluso qualcuno e non ha più modo di rimediare.
Il plot twist finale mi ha sorpresa, avevo ipotizzato un altro colpo di scena e ne sono rimasta piacevolmente colpita.
La trama
La storia vera delle formichelle della Costiera Amalfitana. Donne e ragazze che per secoli percorsero il sentiero dei limoni portando pesantissime ceste sulla schiena. Costiera Amalfitana, anni Quaranta. Rachele e Nannina attraversano la montagna ogni giorno come laboriose formichelle, trasportando pesanti sporte di limoni fino alla costa di Maiori, là dove il mare si estende a perdifiato. È il destino di tutte le donne di Tramonti. Rachele crede che il mondo abbia delle regole dure e invariabili ed è fiera delle tradizioni del suo paese, mentre Nannina sogna fin da bambina terre lontane dal ripido sentiero che dovranno percorrere per una vita, fino a spezzarsi la schiena e le ginocchia. Diverse sotto ogni aspetto, non possono però pensare di dividersi. Da quando sono venute al mondo, a distanza di una manciata di minuti, non hanno passato un giorno lontane l’una dall’altra. È sulle loro tracce che ottant’anni dopo arrivano in paese due sorelle, Ninfa e Alelì, convinte che questa storia sia solo il frutto della fantasia della loro nonna scrittrice, scomparsa da poco. Scopriranno invece che Rachele e Nannina sono esistite per davvero, e che il sentiero delle formichelle custodisce un segreto che la loro famiglia ha dimenticato per decenni. Ci sono vuoti che ti inghiottono e vuoti che ti abbracciano. Nei primi si precipita, nei secondi si volteggia. Alessia Castellini, con una grazia di scrittura unica, si immerge in un mondo antico e suggestivo, popolato di donne instancabili, e racconta una profonda e commovente storia di sorellanza che insegna come i legami, di sangue e di terra, siano indissolubili anche quando paiono fiori recisi, senza più forza e radici.
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