Every version of you di Grace Chan

Every Version of YouEvery Version of You by Grace Chan
My rating: 4 of 5 stars

Comprato al Salone del Libro per caso, avvicinandomi a una bancarella e pescando un bigliettino su cui erano scritti dei generi da scegliere.
Ho detto “distopico”, anche se io, di distopici, non ne leggo quasi mai: perché mi fanno stare male, perché colpiscono nel segno ipotizzando un mondo alternativo che tanto alternativo in effetti non è. Every Version of you non fa eccezione e proprio per questo stava per mandarmi in blocco, invece poi ho trovato lo stato d’animo giusto per leggerlo e alla fine ho pure versato qualche lacrima.
Raccontando la trama ad amici hanno subito associato il tema a una puntata di Black Mirror, che io non ho visto.
Le implicazioni etiche e filosofiche di abbandonare il proprio corpo in favore di una mente sempre connessa in un mondo bellissimo e perfetto (da cui tra l’altro i poveri sono esclusi) rispetto a quello attuale sono enormi, il fatto che si ceda la nostra umanità a una società privata che rende tutto il processo del “caricamento” su Gaia (il mondo alternativo) facile e indolore è un altro bello scrollone nei confronti della nostra contemporaneità.
Tao-Yi non lo accetta e alla fine si ritrova isolata perché tutti i suoi amici e la stragrande maggioranza del genere umano decide di caricarsi e abbandonare la Terra, luogo ormai inospitale. E quali sono le conseguenze dell’abbandono da parte dell’essere umano del Pianeta in cui vive in favore di uno virtuale? Lo scopriamo leggendo.
Il fatto che Tao-Yi sia una migrante è un altro elemento fondamentale per comprendere le sue scelte. Il suo percorso è anche una ricerca interiore (e non solo) sul capire chi è davvero.
Lo stile di scrittura annulla il narratore, è tutto molto oggettivo, quasi asettico eppure colpisce a livello emotivo.

TRAMA: Australia, ventunesimo secolo, Tao-Yi, giovane migrante malesiana, vive sospesa tra due mondi: la realtà fisica, fragile e in declino, e Gaia, un universo virtuale dove tutto è più intenso, più bello, più facile. Qui, insieme al suo compagno Navin, trascorre sempre più tempo: corpi abbandonati in Neurogusci, menti immerse in una perfezione programmata. Ma quando Gaia si prepara a un aggiornamento irreversibile, Tao-Yi è costretta a confrontarsi con una scelta difficile: continuare a vivere in un’illusione meravigliosa o tornare a una realtà imperfetta, ma autentica. Grace Chan si addentra nei confini di identità e simulazione, umano e post-umano. Un romanzo che unisce l’inquietudine di “Black Mirror”, la delicatezza emotiva di “Never let me go” e la visionarietà di “Neuromante”.

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