Scintilla Inaspettata – Road to self publishing (prologo)

Nel maggio 2020, in pieno Covid, ho iniziato a scrivere e a pubblicare su Wattpad un romance, che soprattutto nei primi capitoli si sviluppa come una commedia romantica.

Io.
Che i romance fondamentalmente li detesto (e non li leggo neppure, salvo rarissimi casi). Il mio genere di intrattenimento è il thriller o il giallo.

Eppure questa storia non poteva essere raccontata in modo differente: quante volte giudichiamo aspetti privati di una persona come la sessualità, per esempio, a seconda del tipo di mestiere che fa? Lo spunto, come sempre accade a causa del mio lavoro, arriva dall’attualità: donne licenziate perché gli uomini con cui stavano hanno diffuso foto o video intimi. Tanto per citare un fatto realmente accaduto, che colpa ha una maestra di asilo se uno stronzo ha fatto girare un suo video durante un rapporto sessuale? Come se amare il sesso, farlo anche in modo libero, impedisse alla maestra di svolgere bene il suo lavoro.

Ecco allora che in questa storia ho voluto portare all’estremo questo pregiudizio che abbiamo tutti, nessuno escluso: una scrittrice di libri per bambini milanese e un attore a luci rosse americano tra i più famosi del mondo. Vi siete fatti una risata, vero? Perché avete subito pensato al protagonista maschile non riuscendo a scindere il personaggio dalla persona.

Non ho badato molto alla struttura tipica del romance e non conoscendone i meccanismi mi sono lanciata in qualcosa che forse è un po’ un unicum nel panorama settoriale e può anche essere un limite.

All’inizio mi sono detta che la differenza tra un dilettante e un professionista sta proprio nel saper scrivere tutto, anche generi che non ama. Tuttavia, se all’inizio l’ho vissuto con l’obiettivo di cercare di fare un buon lavoro in ogni caso, alla fine invece ne sono stata travolta in modo enormemente positivo. Sì, c’è un inizio frivolo e con qualche cliché di troppo (anche se rielaborato) ma l’evoluzione, pur restando nei canoni della commedia romantica con qualche dramma, affronta alcune questioni sociali molto attuali che si possono intuire tra le righe dei primi capitoli e che, proseguendo con le pagine, saranno anche preponderanti. La sfida, nel corso dei mesi, si è trasformata nel riuscire a mantenere il più possibile il tono leggero nonostante tematiche mature. In ogni caso alla fine mi sono affezionata a questi personaggi come una romanticona e non sono l’unica, a quanto pare. Samuel, Agnese e tutti gli altri sono diventati di carne e ossa per tanti lettori sulla piattaforma. Nel frattempo sono arrivati diversi premi che mi hanno reso particolarmente contenta: in primis i Wattys 2022, ossia il premio ufficiale di Wattpad (che, nonostante i difetti resta la principale piattaforma social di scrittura online gratuita) nell’affollata categoria storie d’amore. Nei top 5 di quell’anno su una sterminata platea di pretendenti.

Dopo i Wattys, nessuna pubblicità dalla piattaforma

Purtroppo i Wattys hanno portato qualche lettore in più, ma non come mi aspettavo perché i vincitori del 2022 non sono stati per nulla pubblicizzati sulla piattaforma. O andavi a vedere l’elenco di lettura sul profilo Wattys (ma eravamo in 50 tra tutte le categorie e Scintilla parecchio in fondo) o nulla. Mai un passaggio in home page. Solo qualche iniziativa sui social degli allora Ambassador. Addirittura avevo raggiunto le 100 mila visualizzazioni poco prima di finire in shortlist nel giro di poco tempo, mentre le 200 mila sono arrivate con più fatica dopo la vittoria.

Inoltre, mentre ad alcuni vincitori è stato proposto di entrare nel programma Webtoon Studios (firmare una sorta di contratto di rappresentanza che avrebbe consentito a Wattpad di rappresentare l’autore nella trattativa con i partner editoriali e cinematografici), Scintilla non è stato per nulla considerato. Con il senno di poi posso dire “per fortuna!” visto che i Webtoon Studios praticamente non esistono più per il mercato italiano.

Ho deciso comunque di tenere sottotraccia la storia sui social, perché l’intento era di iniziare a spingerla solo con certezza di pubblicazione. Un’arma a doppio taglio, perché di solito l’attività sui social porta pubblico sulla storia, che sale di views e può essere notata dagli editori.

Terminato l’obbligo di mantenere sulla piattaforma per un altro anno, a fine 2023 era arrivato il momento di capire cosa fare di questo titolo.

Casa editrice cercasi?

Ho pubblicato Connessione a Rischio con la Another Coffee Stories nel 2021, ma la strada da far percorrere a Scintilla Inaspettata è apparsa sin da subito diversa.

La Acs non è a mio parere adatta per catalogo a un romance del genere. Inoltre ho pensato in primis di provare a fare un salto verso una casa editrice un po’ più grande e meglio distribuita. Il problema però si è posto quasi subito: quale editore? Sono stata contattata da una piattaforma “emergente” a pagamento anche per i lettori che ha iniziato or ora a pubblicare libri, ma siamo sempre nell’ambito dell’editoria indipendente e appena nata. Senza troppe certezze. Scartata.

Sentirsi “a casa” per me è un aspetto molto importante e mi sono presto accorta che gli editori specializzati in romance non fanno per me! Nonostante più di un pensierino alla Always Publishing l’abbia fatto (ritenendola meritevole di attenzione anche per la cura nelle copertine e per una lodevole parsimonia nelle uscite): durante una chiacchierata informale con l’addetta stampa al Bookpride di Genova ho inviato a lei il manoscritto, ma non ho mai avuto riscontro.

Poi ho pensato a Newton Compton, che è una generalista ma con una cospicua produzione “rosa”, anche se qui siamo su un fronte commerciale che commerciale più non si può. Una strategia che paga parecchio. Anche qui ho avuto la possibilità di inviare, ma nessuno si è fatto sentire da circa dieci mesi, quindi ho pensato che come io in fondo in fondo non vedevo Scintilla con il loro vestito, loro non vedessero Scintilla nel loro Grande Magazzino.

Il mio vero obiettivo sarebbe stata Editrice Nord proprio perché la collana dedicata alle storie romantiche non è così prevalente. Sì, lì mi sarei sentita a casa. Piena di speranza ho provato l’invio a inizio anno, ma partecipando a una conferenza al Salone del Libro di Torino in cui era presente la direttrice editoriale Grazia Rusticali mi sono accorta dalle sue parole che quello che cercano ora non è sicuramente una storia come Scintilla. L’ho fermata chiedendo se i sei mesi di risposta indicati sul sito potevano essere considerati veritieri e me lo ha confermato, per cui sono stata scartata.

Ho anche chiesto una valutazione gratuita all’agenzia letteraria Lorem Ipsum e la risposta di Jacopo Viganò è stata:

Gentile Emanuela,
siamo davvero felici per aver potuto leggere il tuo manoscritto.
Ne abbiamo apprezzato alcuni aspetti, altri meno; ma complessivamente non ci ha convinto del tutto e non ci sentiamo quindi in grado di poterti offrire un contratto di rappresentanza con l’Agenzia.
Ti invitiamo però a non demordere e ti auguriamo le migliori fortune editoriali e non solo.

La scelta del Self Publishing

Mi sono resa conto, a poco a poco, che una casa in cui sentirmi a mio agio, con Scintilla, probabilmente non l’avrei mai avuta. Perché non sono una scrittrice che farà del romance il genere delle prossime opere (sto scrivendo il seguito di Connessione a rischio, ora) e soprattutto non sarei scesa a patti con suggerimenti per rendere la storia più spicy (come si usa dire adesso per descrivere i romanzi con scene erotiche esplicite) come per esempio è accaduto a un’amica che ha pubblicato con un grande editore (anche se in maniera lieve).

Leggendo un articolo di Daniela Barisone sul Self Publishing mi ha colpito questa frase: “non c’era nessun editore che avrebbe pubblicato quello che io scrivevo” e l’ho sentita proprio mia.

Ne ho parlato pure con uno psicologo che mi ha suggerito quanto mi avrebbe fatto bene avere in gestione tutto, io che conosco già, avendo lavorato in una mini-casa editrice, gli aspetti della creazione di un libro, ma anche la promozione diventerebbe una sfida con una totale libertà di sperimentare (il problema è solo capire quale momento della giornata dedicare a tutto questo, visto che la mia quotidianità è veramente incasinata anche nel weekend e ho pure un romanzo da terminare).

Sono consapevole che occorra un investimento iniziale notevole. La copertina deve essere favolosa, in più sto seriamente valutando di affidarmi a qualcuno di fidato per un editing leggero, pur avendo la presunzione di aver già fatto un discreto lavoro essendo alla terza revisione. È però assodato che l’occhio esterno di un professionista è sempre meglio che quello dello scrittore. Sarà un salasso economico perché Scintilla Inaspettata è circa 500 cartelle editoriali e basta farsi un giro tra le varie agenzie per capire più o meno quanto sarà la spesa. Poi ci sarà la correzione di bozze. Invece l’impaginazione è qualcosa che posso gestire da sola, visto che lo facevo già per lavoro. I guadagni, almeno, saranno tutti miei.

Ed eccomi qui, dunque, con agosto alle porte che mi terrò per finalizzare l’ultimissima revisione, mandare qualche richiesta di preventivo e poi partire sul serio a settembre.

VI aggiornerò su questo sito e sui vari social che dedico a questo mio lato a metà tra la professione e l’hobby, visti gli esigui guadagni. La struttura di questo racconto sarà proprio come un libro: a capitoli. Oggi era il prologo, spero che mi seguiate in questa avventura in cui non ometterò nulla: intoppi, gioie, pentimenti e così via. Il supporto e il passaparola prima e dopo l’uscita diventano essenziali.


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