Scintilla Inaspettata – Capitolo 1: La scelta dell’editor

Ogni opera prodotta da uno scrittore, dall’esordiente sino a quello che vende milioni di copie, prima di essere pubblicata ha bisogno di diverse revisioni. Lo scrittore può essere anche il più bravo del mondo, ma non può sistemare la sua opera al meglio senza affidarsi a un occhio esterno.

Parliamo dell’editing, un lavoro delicatissimo che consente alla storia di essere presentata al meglio al pubblico. L’editing, secondo la Treccani, è: in editoria, cura redazionale di un testo per la pubblicazione, cioè lettura attenta intesa a verificare la correttezza di ortografia, grammatica, sintassi, l’organizzazione strutturale del testo e la sua coerenza interna, l’adeguatezza dello stile, l’esattezza e la rispondenza alla realtà delle asserzioni scientifiche, storiche, ecc.

Il pregiudizio nei confronti dell’autopubblicazione ci fa pensare che un testo in self sia qualitativamente inferiore rispetto a un testo pubblicato da casa editrice (vi rimando al prologo di questo filone dedicato a Scintilla per motivare il perché alla fine ho scelto questa strada) e purtroppo tanti autori vanno allo sbaraglio pubblicando opere piene di errori e senza neanche un minimo di revisione: durano poco perché il mercato li massacra. In realtà, come ho potuto vedere dall’esperienza di altri autori, chi sceglie il self dedica grande attenzione a tutti i passaggi prima e dopo la pubblicazione, avendo in mano l’intero mazzo di carte.

Fun fact: spesso anche grandi case editrici ormai danno alle stampe libri poco editati, ho letto recensioni di fuoco soprattutto su quelli che arrivano direttamente da Wattpad, piattaforma di scrittura da cui sono uscite Erin Doom, Rokia, Ellie B. Luin eccetera, in cui la fanbase è talmente solida che basta pubblicare lo stesso titolo per ottenere vendite. Tradotto: risparmiamo un po’ e otterremo ugualmente successo.

Scegliere l’editor giusto

Quando è arrivato il momento di scegliere l’editor mi sono detta. E ora?

Non esiste una laurea in editing, esiste qualche corso di formazione realizzato da altri editor. Questo tipo di professionalità è dunque una figura quasi mitologica: ci sono scrittori che fanno anche gli editor, ci sono sempre più freelance che si fanno pubblicità con video molto interessanti sui social, ci sono agenzie che fanno solo quello.

Un editor può essere adattissimo per uno scrittore e pessimo per un altro, dipende da tanti aspetti: la sensibilità dell’approccio, il rispetto dell’opera, il genere del romanzo (ci sono alcuni che si definiscono editor romance e anche se Scintilla lo è, un romance, sento che non fanno per me). E poi ci sono diversi tipi di editing. Il blog Ultima pagina ha dedicato diversi articoli al tema (li trovate nella sezione approfondimenti).

Il mio amico, mentore e scrittore a tempo pieno Luca Blengino mi avrebbe fatto volentieri da editor, in cambio di una serie di bevute offerte in quel di Frabosa Soprana, ma ha talmente tanto lavoro da non garantirmi la tempistica per l’ipotetica uscita fine 2024-inizio 2025.

Ho chiesto così un po’ in giro a qualche amica/collega/conoscenza e mi sono annotata una rosa di nomi. Alla fine della scrematura ne sono rimasti tre: Sara Rattaro, che ho conosciuto personalmente per questioni di lavoro e di cui ho grande stima non solo a livello professionale; Beatrice Radi, che è autrice Another Coffee Stories e si occupa anche di traduzioni; l’agenzia Crudo Studio, una realtà davvero interessante che tra l’altro spesso segnala i testi migliori alle case editrici con cui collabora.

Ho inviato una email a tutti e le loro risposte mi hanno mandato nella confusione più totale, Crudo Studio ha anche fatto una valutazione delle prime trenta cartelle ammettendo il testo alla fase di editing (non è sempre scontato) e facendo qualche osservazione già dalla sinossi (di cui ho capito il punto debole). Ero indecisa da morire!
In “finale” sono arrivate Sara e Beatrice perché il preventivo di Crudo Studio era purtroppo mooolto fuori budget (la prossima volta imparo a scrivere meno!): Scintilla ahimé è poco più di 500 cartelle editoriali (per calcolare le cartelle editoriali occorre dividere per 1800 il numero delle battute spazi inclusi del vostro romanzo). Basta farvi un giro sui vari siti per capire i costi medi di un editing.

Sia Sara sia Beatrice mi hanno offerto un macro-editing, un primo giro comunque abbastanza approfondito che è quello che fa al caso mio per quanto riguarda Scintilla. Nella sua prima versione è stato già sezionato diverse volte da beta reader volontari su Wattpad.

Beatrice mi ha anche mandato una prova sui primi capitoli ed è questo che mi ha fatto propendere per affidarle il lavoro. Mi ha conquistata, nonostante Sara sia indubbiamente più esperta, ma alla fine ho pensato: se ai giovani non si fa fare esperienza non usciranno mai dal circolo vizioso di un curriculum tutto da riempire! Mi sono consultata con un paio di persone fidate, tra cui Luca stesso, e anche loro erano d’accordo con la mia scelta. Beatrice è apparsa un occhio giovane, femminile, rispettoso.

L’ultima revisione prima di consegnare il testo

In attesa dei primi di settembre sto compiendo la quarta e ultima revisione e mi sto accorgendo ora di quanto lavoro ci fosse ancora da fare.

Scintilla Inaspettata è scritto in terza persona con narratore a focalizzazione variabile, però in certe parti il punto di vista era davvero a rimbalzo esagerato, come da tempo mi aveva suggerito Elyza Haynes, di cui vi consiglio spassionatamente First. Sto togliendo questi saltelli, ma sto anche ampliando alcune parti, quelle più importanti, dove in effetti occorreva più introspezione, ed evidenziando le differenze di abitudini tra Usa e Italia. Per esempio negli Usa usano ancora molto gli sms a differenza nostra. E poi ho inserito alcune frasi che lasciano intuire qualcosa di più su Samuel, il protagonista, che si scoprirà nel corso del romanzo.

Al 22 agosto sono a pagina 88 di 285, capitolo 27. Vorrei terminare per il primo settembre e tutto questo sta rallentando la stesura del nuovo romanzo. Come mi è stato detto proprio stamattina “a volte non si riesce a far tutto”, per cui proverò a concentrarmi solo su Scintilla in questi giorni.


Scopri di più da Emanuela Mortari

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Un commento

Scrivi una risposta a Scintilla inaspettata – Capitolo 5: di nomi veri e pseudonimi – Emanuela Mortari Cancella risposta